E bravo il neo presidente dell’Europarlamento Josep Borrell. Oggi nel suo discorso di insediamento (qui per ora in spagnolo) dice cose molto semplici, e molto “occidentali”.
“La battaglia contro il terrorismo non si vince concependola come una guerra convenzionale. Certamente il fanatismo suicida non si contiene con argomenti ragionevoli, però neppure possiamo pretendere di sradicare tutte le sue cause con il semplice ed indiscriminato uso della forza, commettendo su altri bambini il danno fatto ai nostri e creando una escalation insostenibile della violenza.
Non basta esprimere il terrore che sentiamo. Le condanne ripetute, le parole di dolore finiscono per riflettere frustrazione ed impotenza. Non ci sono scuse, né ragioni per fatti abominevoli come quelli che abbiamo vissuto. Tutti i terrorismi sono condannabili, però il dibattito che c’è oggi nel mondo, specialmente nel mondo occidentale e sviluppato, non è sulla sua condanna, ma semmai sulla forma per combatterlo.
Il Parlamento Europeo dovrà seguire dibattendo con liberta’ di coscienza, come lo ha fatto finora e analizzando, in particolare la situazione in Cecenia, in Iraq o in Palestina, pur contrariate che siano le reazioni che le nostre delibere producono”.
Per chi non vuol capire…