Mi ricordo Collina verde

Adesso tutti a rimpiangere l’ex arbitro Collina, che ha fatto il gran gesto, sbattendo la porta dell’Aia perché si è sentito sfiduciato.
Solo qualche piccola considerazione:
– Siamo sicuri che fosse il migliore? A parte Perugia 2000 (che resterà scolpita nella rabbia degli juventini), l’ultima prestazione mooolto dubbiosa – tra l’altro intrenazionale – risale al quarto di finale Chelsea-Barcellona, con il gol decisivo degli inglesi convalidato nonostante fosse palesemente irregolare.
– Il buon Pierluigi ha detto di non sopportare di essere stato posto davanti al dilemma arbitraggio-soldi. Al di là dello sponsor, non ha detto chiaramente quale sarebbe stata la sua scelta.
– Ad ulteriore riprova dell’ambiguità del personaggio, non è che l’Opel sia uno sponsor qualsiasi, paragonabile alla Diadora per la Roma, che è solo sponsor tecnico: è il “main sponsor”, quello che dà una valanga di soldi al Milan.
– Perché nel mondo arbitrale basta un “ok” verbale del presidente dell’Aia per firmare un contratto pubblicitario, e non un’esplicita autorizzazione scritta?

Per tutti quelli che, adorando Macchianera e la sbrodolate di Guia Soncini sono stati tentati anche solo per un secondo di sdoganare Cremonini, ricordo che il misterioso #25, erroneamente attribuito alla marmellata, in realtà fa riferimento a questo.

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Ma che c’azzecca lui con loro?

“L’identità cristiana ed europea nasce da contaminazioni di altre identità, da ‘meticciamenti’ molteplici e successivi… Attenzione a non farci intrappolare nella metafisica delle identità, che non sono ipostasi ma il frutto di una continua evoluzione. Se San Pietro e Paolo non avessero attraversato il Mediterraneo e non si fossero contaminati con i Gentili, ora il Cristianesimo sarebbe una religione locale e non quel Credo universale che è”.
Chi l’ha detto?
Giuseppe Pisanu. L’anti-Pera.
“Non commettiamo l’errore di confondere il fondamentalismo islamico e il terrorismo con la religione islamica, sennò assecondiamo la teoria delle scontro di civiltà e facciamo il gioco di Bin Laden”
Chi l’ha detto?
Giuseppe Pisanu. L’anti-Lega.
“Non facciamoci neppure intrappolare nella metafisica del relativismo: con la sua strumentalizzazione si finisce con il negare il pluralismo. Dunque rivendichiamo con forza la nostra peculiarità, ma riconosciamo, e con altrettanta forza, quella altrui. La storia europea è una storia di diversità pervase da una tradizione cristiana che fa vivere tutte le idee, finanche quando sono cattive”.
Chi l’ha detto?
Giuseppe Pisanu. L’Anti-Cielle.
E lo ha detto oggi al Meeting.
Ma che ci fa, lui, là?

Greggi

Ma insomma: arriva Pera, fa un discorso allucinante, e lo applaudite.
I dirigenti si dissociano da lui, imbarazzati, e voi applaudite.
Andreotti massacra il presidente del Senato, spara offese agli omosessuali, e voi applaudite.
Arriva Rutelli, dice cose diverse da Formigoni che gli sta a fianco, e voi applaudite.
Sapete cosa vi dico, cari Ciellini, che parlate di libertà?
Siete dei pecoroni!

Città senza Dio?

Me lo dice ogni tanto una collega, per segnalare il fatto che a Trieste non c’è quella tradizionale presenza sociale (per molti incombente) dei cattolici, siano essi laici o clerici. Un segnale urbanistico sarebbe anche quello dovuto all’assenza della chiesa dalla piazza principale: San Giusto è infatti sopra la collina dietro piazza Unità d’Italia, il “salotto buono” della città. Particolare, peraltro, che è comune anche ad altri centri, come Siena o Padova.
Ma non è che Trieste sia senza Dio, semmai è multireligiosa, vista la presenza di tante comunità confessionali, dalla cattolica alla valdese, da quella ebrea all’islamica.
ODDIO! E’ METICCIA. Che dirà Pera?