Nausea, pessimismo e fastidio

Perché tutti i giornali e i telegiornali devono parlare ancora del “famoso” faccia a faccia? Perché ieri sera, dopo non c’era trasmissione che non riprendesse e commentasse a vanvera la noiosa ora e mezza di dibattito?
Perché – visto che il sistema elettorale è simil-proporzionale, non si fanno le tribune elettorali di una volta, un partito a sera e fine? Perché ci ostiniamo a fare gli americani, quando sappiamo benissimo che i giornalisti non sono “terzi” come in America, ma devono comunque rendere conto a qualche loro padroncino?
E poi, scusate, negli Usa la Tv c’è, ma è solo uno dei mezzi di informazione cui la popolazione attinge. Qui c’è solo Tv, ovunque TV. E anche le snobbissime blogstar oggi non hanno altro in homepage. Che tristezza…
Perché un’Annunziata si permette di perdere la testa con il Presidente del Consiglio dicendogli che la trasmissione è casa sua, quando in America i giornalisti si definiscono “host”, cioè ospiti? Va bene che Berlusconi credeva di trovarsi in una trasmissione elettorale e non in una trasmissione di interviste, ma a che livello di arroganza può arrivare un (o una) giornalista schierato e fin troppo sicuro della vittoria di una coalizione politica cui deve le proprie fortune? E’ professione, o truppa di complemento?
Con ciò non voglio dire di non avere le mie idee, ma francamente trovo tutto questo clima avvilente per la mia categoria, ormai ridotta alla coltivazione di amicizie illustri o autocondizionabile per un (lauto) stipendio.