Sì, vabbè, lavorando in Friuli Venezia Giulia mi sono soffermato su considerazioni relative a questa Regione, dopo le Politiche e le Amministrative.
Ma se allungo lo sgurdo al “mio” Veneto, dove ancora risiedo assieme alla mia famiglia, non posso che osservarne la desolazione politica. Un territorio che una volta si diceva “bianco”, cioè cattolico e quindi democristiano, in realtà coltivava il verme del paganesimo che adora il dio denaro, e adesso si affida alla Lega modello-Gentilini e a una Forza Italia incarnata nell’arroganza di Giancarlo Galan, o meglio, delle sue parole violente e offensive.
Sempre più pancia e sempre meno cervello. Di padronicini straricchi che allevano figli degeneri e dietro i sepocri imbiancati della “famiglia” hanno l’amante, vanno a puttane, delocalizzano quelle aziende che erano state tirate a lucido dal sudore dei loro operai. Alla tv guardano il Grande Fratello o i tronisti, e i loro figli sognano quella carriera là.
Stanno devastando un territorio – e votano politici che glielo lasciano fare – a furia di capannoni, cave e discariche. Vogliono le autostrade, salvo poi intasarle non di camion ma di SUV.
Hanno ospedali a ogni svoltata d’angolo, ma quelli dei “nemici” comunisti vanno depotenziati e lasciati marcire, anche se sono nuovi di zecca come quello di Mestre, che già sa che rimarrà senza cardiologia anche se è il più moderno d’Europa.
Hanno la colf filippina e i dipendenti moldavi, ma per loro i delinquenti vengono tutti “da fuori”. Come se Pietro Maso non fosse mai stato l’autore del più assurdo dei delitti, come se Felice Maniero non fosse stato il capo della mafia – non siciliana – più potente e più sanguinaria d’Italia.
E’ una “sacrestia” che sa di tanfo e muffa.
Giorno: 12 aprile 2006
“Fighettate da elite”
Bel post di Enrico Morbin sulla lontananza di certa sinistra chic dalla gente.
Quando quelli che si appellano all'”Avanti poppolo”, in realtà del popolo non sanno niente.
Qui si sottoscrive.