A propopsito di “stile”

… A noi sembra che i veri truffati siano altri: le migliaia di bambini e ragazzi adocchiati dai voyeur di professione, gli «informatori» delle società calcistiche che vanno a cercare i «nuovi talenti» sui campi di periferia; o quegli altri ragazzini i cui padri hanno deciso che da grandi faranno i calciatori. Questi adolescenti, quasi tutti, sono andati e vanno incontro a una vita da rovinati, scelta o imposta loro per inseguire un sogno che si realizza solo per pochissimi. Chi non è diventato «il campione» è stato messo fuori, i sogni toccano a qualcun altro: un modello educativo di grande successo, in tempi di consumismo. L’altra opzione per i giovani sono le società dei tifosi, comprese quelle dei cori razzisti e delle spranghe. Poi, quando qualcosa va storto, tutti deplorano la violenza. Sui risultati di questo modo di «promuovere lo sport» basta chiedere in oratorio, in una parrocchia qualsiasi…

Consiglio di leggere l’editoriale del settimanale diocesano di Torino sullo scandalo calcio.
Io, personalmente, lo sottoscrivo in pieno.