C’è chi ha detto di tutto, di più e di meno, dopo la morte di Oriana Fallaci.
Io non so che dire: che tutte le velleità di violenza e reazione (violenta) sono un nulla di fronte alla morte che tutti – consapevoli o meno – dovremo affrontare. Che la parola libertà dovrebbe essere sempre coniugata con la dignità dell’altro. Che ci sono state troppe giustificazioni alla scelta di pubblicare degli scritti controversi, in nome della libertà di espressione. Che essere cristiani (anche se atei…!) vuol dire meditare il comando “Porgi l’altra guancia”. Meditare, quindi stare zitti di fronte alla scomodità. Del Vangelo, non della fallacità delle parole umane. E’ solo un gioco di parole, non una presa in giro.