E’ stato in mezzo a noi

[Questa è una riflessione scritta insieme a Ludovica e che ho letto alla veglia di Natale a San Lorenzo. La metto qui a mo’ di archivio]

“Hai presente quel signore silenzioso, quella mamma tanto giovane? Hanno avuto un bambino” Quante famiglie potremmo descrivere così, nella vita di tutti i giorni? Potrebbe essere un nostro parente, un cugino, un vicino di casa o di quartiere. Ebbene, uno “così” è Dio, è il Signore del cielo e della terra e della storia, che è venuto a stare tra di noi, è nato, è stato nelle braccia di una mamma e un papà, ha incrociato i nostri passi, ha respirato la nostra aria, visto il sole e la luna, ha chiacchierato, mangiato e bevuto.

Poi ha fatto alcune cose straordinarie, ma innanzitutto è stato in mezzo a noi. Noi lo abbiamo riconosciuto? Che segni e che speranze ci ispira guardare a un bambino piccolo, a un ragazzino che si è smarrito un giorno nel Tempio, a un giovane uomo che si è messo a fare il predicatore ed è stato giustiziato come un delinquente?

Quella di Gesù è stata una storia, una tra tante storie di uomini e di donne, finita pure male, cominciata quasi di nascosto. Eppure alcuni hanno “sentito” qualcosa, hanno seguito una luce, forse senza capirci tanto. Anche noi non sappiamo “dare un senso a questa storia”, chiediamo una luce in questo tempo strano e confuso. Quel bambino ha una luce speciale che chiede di essere vista ma solo se sappiamo metterci in  ricerca e ascolto, se sappiamo guardare a tutto con occhi nuovi, ripuliti dalla nostra incredulità, dal nostro cinismo, se smettiamo di confidare solo in noi stessi.

Sapere che Dio ha camminato sulle nostre strade ci ridarà la fiducia nell’uomo e nel futuro? È una delle preghiere di questa Notte Santa.